Carlo Acutis
Carlo Acutis, il giovane beato che continua a parlare al cuore dei giovani
Assisi – Oggi numerosi pellegrini hanno partecipato alle celebrazioni dedicate a Carlo Acutis, il ragazzo morto nel 2006 a soli 15 anni e beatificato nel 2020. Presso il Santuario della Spogliazione di Assisi, dove riposano le sue spoglie, fedeli e famiglie hanno reso omaggio al giovane conosciuto come il “patrono del web”, esempio di come la fede possa vivere anche dentro la modernità e la tecnologia.
Durante la giornata sono state organizzate messe, momenti di preghiera e incontri di testimonianza che hanno visto la partecipazione di molti giovani, attratti dalla sua figura semplice ma profondamente autentica. La devozione verso Acutis cresce anno dopo anno, e in tanti attendono il passo successivo: la canonizzazione, che avverrà solo dopo il riconoscimento di un nuovo miracolo a lui attribuito.
Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991, da genitori italiani, e visse a Milano. Fin da piccolo mostrò una fede viva e una particolare sensibilità verso il prossimo. Amava l’informatica e utilizzava le sue competenze per diffondere il messaggio cristiano: tra i suoi progetti più noti c’è la mostra virtuale sui miracoli eucaristici, ancora oggi visitata in tutto il mondo.
Era un ragazzo come tanti, appassionato di sport e amici, ma con un cuore speciale: l’Eucaristia era per lui “la mia autostrada verso il cielo”. Ogni giorno partecipava alla Messa e coltivava una relazione personale con Gesù, dimostrando che la santità non è fatta di gesti straordinari, ma di scelte quotidiane vissute con amore.
Nel 2006, colpito da una leucemia fulminante, offrì le sue sofferenze per la Chiesa e per il Papa. Morì il 12 ottobre a Monza, lasciando un esempio che ha toccato milioni di persone. Papa Francesco lo ha definito un modello di santità “nell’era digitale”.
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