La Torre Della Leonessa "Lucera (FG)"Puglia

La Torre della Leonessa di Lucera: tra storia, leggenda e maestosità

Nel cuore della splendida Puglia, arroccata sul colle Albano che domina l’ampio Tavoliere, si erge un capolavoro dell’architettura militare medievale: la Torre della Leonessa, uno dei simboli più affascinanti della città di Lucera. Questa maestosa costruzione, parte integrante della celebre Fortezza Svevo-Angioina, racconta secoli di storia, intrecciando realtà e leggenda in un’unica, imponente struttura.

Un’eredità imperiale

La storia della Torre affonda le sue radici nel XIII secolo, quando l’imperatore Federico II di Svevia scelse il colle per edificare un sontuoso palatium imperiale. Tuttavia, fu con la dinastia angioina, e in particolare sotto Carlo I d’Angiò, che l’area conobbe la trasformazione in una vera fortezza militare. I lavori, affidati all’architetto francese Pierre d’Angicourt, resero il complesso una delle fortificazioni più avanzate del suo tempo.

Una struttura imponente

La Torre della Leonessa è situata all’angolo sud-est della cinta muraria del castello, ed è la più grande tra tutte le torri ancora visibili. Alta circa 25 metri e larga alla base 14 metri, la torre colpisce per la robustezza delle sue mura — spesse oltre due metri — e per l’eleganza dei suoi dettagli architettonici: mensole in pietra, merlature, feritoie e i famosi “gattoni”, sporgenze utilizzate per il tiro verticale durante gli assedi.

Le sue pareti conservano ancora oggi tracce di bugnato in pietra calcarea, tipico delle fortificazioni angioine, mentre l’interno era originariamente diviso su due piani in legno, oggi scomparsi.

Regina o leonessa?

Il nome della torre è oggetto di dibattito: secondo alcune fonti è detta “Torre della Regina” perché, secondo la tradizione popolare, avrebbe ospitato una nobile donna — forse Elena degli Angeli, moglie di Manfredi — in fuga dopo la battaglia di Benevento. Tuttavia, studi più recenti confermano che la costruzione della torre risale agli anni successivi alla caduta sveva.

Più accreditata è l’ipotesi che il nome “Leonessa” derivi da alcune decorazioni raffiguranti zampe leonine scolpite nelle mensole, forse usate per scaricare le acque piovane: un richiamo simbolico alla forza e alla regalità, perfettamente in linea con la funzione difensiva della torre.

Danni, abbandono e rinascita

La fortezza, come molte altre strutture medievali, subì il declino nei secoli successivi. Un violento terremoto nel 1456 compromise gran parte della struttura, e tra il XVIII e il XIX secolo molte sue pietre vennero depredate per essere riutilizzate nell’edilizia locale.

Solo nell’Ottocento si riscoprì il valore storico del complesso, tanto che nel 1871 fu dichiarato Monumento Nazionale. Negli ultimi anni, importanti lavori di restauro hanno interessato la Torre della Leonessa, mirati a consolidare le murature e a renderla nuovamente fruibile al pubblico.

Un panorama che incanta

Oggi la Torre della Leonessa si può ammirare e visitare, salendo lungo i camminamenti che offrono una vista mozzafiato sui Monti Dauni, sulla città di Lucera e sull’intero Tavoliere. È un luogo che non racconta solo di pietre e battaglie, ma anche di memoria, identità e orgoglio per un territorio ricco di storia.

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