La Cicerchia Un Antico Legume

La cicerchia: un legume antico da riscoprire
La cicerchia (Lathyrus sativus) è un legume poco conosciuto oggi, ma con una tradizione antichissima nelle campagne italiane, soprattutto in Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Puglia. Considerata per secoli “il cibo dei poveri”, la cicerchia sta tornando sulle nostre tavole come alimento prezioso per la salute e la biodiversità agricola.

Origini e storia

La cicerchia è coltivata fin dall’antichità nel bacino del Mediterraneo e in Asia. Era molto diffusa tra i contadini, che la apprezzavano per la sua resistenza alla siccità e la capacità di crescere anche in terreni poveri. Veniva spesso consumata in zuppe e minestre, fornendo un apporto proteico fondamentale in un’epoca in cui la carne era un lusso raro.

Proprietà nutrizionali

Questo legume è una vera miniera di nutrienti.

Proteine vegetali: ideali per chi segue una dieta vegetariana o vegana.

Ferro, calcio, fosforo e vitamine del gruppo B, utili per ossa, energia e metabolismo.

Fibre, che favoriscono la digestione e il senso di sazietà.

Pochi grassi, il che la rende un alimento leggero ma nutriente.

Un aspetto importante: la cicerchia contiene una sostanza chiamata latirina che, se consumata in eccesso e per lunghi periodi, può essere tossica. Per questo motivo, è fondamentale lasciarla in ammollo per 12-24 ore, cambiando l’acqua più volte, e poi cuocerla accuratamente.

Come si cucina

La cicerchia è molto versatile in cucina. Dopo l’ammollo, può essere usata per preparare:

Zuppe rustiche con verdure e cereali come il farro.

Passate e creme dal gusto intenso, perfette da accompagnare con crostini.
Piatti tradizionali regionali, come la “zuppa di cicerchie” umbra o le ricette tipiche marchigiane.
Il suo sapore è particolare, a metà tra i ceci e le fave, con un retrogusto leggermente erbaceo.
Un legume da tutelare
Oggi la cicerchia è considerata un prodotto di nicchia e in alcune zone d’Italia è riconosciuta come Presidio Slow Food, ad esempio la cicerchia di Serra de’ Conti nelle Marche. Coltivarla e consumarla significa non solo mangiare sano, ma anche sostenere i piccoli produttori locali e la biodiversità agricola.
La cicerchia è un legume che unisce tradizione, gusto e salute. Inserirla nella dieta vuol dire riscoprire un pezzo della nostra storia contadina e contribuire a mantenerlo vivo.
Se non l’hai mai provata, vale la pena cercarla nei mercati locali o nelle botteghe di prodotti tipici: potresti scoprire un sapore nuovo, antico e genuino allo stesso tempo.

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