Antiche ricette di Liquori Monastici
I Liquori Antichi dei Monasteri: Ricette, Tradizione e Spirito
🕯️ Introduzione storica
Fin dal Medioevo, i monasteri sono stati non solo luoghi di preghiera e contemplazione, ma anche autentici centri di cultura, medicina e sperimentazione. I monaci, seguendo la regola del "Ora et labora", dedicavano parte delle loro giornate allo studio delle erbe officinali e alla produzione di rimedi naturali per curare i pellegrini, i malati e i bisognosi.
In questo contesto nacquero i liquori monastici, vere e proprie pozioni d’erbe, nate dall’unione di sapienza botanica, pazienza artigianale e osservazione empirica. I liquori non erano destinati al piacere fine a sé stesso, ma avevano spesso una funzione medica o digestiva, e venivano usati anche per riscaldare il corpo nei rigidi inverni nei monasteri, o come dono per ospiti illustri e benefattori.
Ogni convento aveva le proprie ricette, tramandate di generazione in generazione, spesso custodite gelosamente da pochi frati incaricati della distilleria. Alcuni liquori monastici sono diventati famosi in tutto il mondo, come la Chartreuse dei certosini, il Laurus 48 dei camaldolesi, o l’Alchermes delle certose italiane.
Oggi, molte di queste ricette continuano a vivere grazie al lavoro silenzioso e devoto di alcuni ordini religiosi, che ancora producono liquori seguendo i metodi tradizionali, usando erbe raccolte nei boschi vicini al monastero, e rispettando i lunghi tempi di infusione e riposo.
📜 Antiche ricette di liquori monastici
🍷 1. Liquore Stomatico (ricetta del XVIII secolo)
Un liquore digestivo e profumato, con proprietà calmanti e toniche.
Ingredienti:
1 oncia di cannella spezzata
Mazzetto di erbe aromatiche (menta nepte, cedrina, spigonardo, assenzio)
3 acini di anice
3 chiodi di garofano
1 noce moscata grattugiata
1 litro di alcol buongusto
300 g di zucchero
1 bicchiere d’acqua
Cocciniglia per colorare (facoltativo)
Preparazione:
1. Lasciare in infusione la cannella nell’alcol per 24 ore.
2. Aggiungere tutte le erbe e le spezie, e lasciare in infusione per altre 24 ore.
3. Filtrare il liquido.
4. A parte, sciogliere lo zucchero in acqua calda per ottenere uno sciroppo.
5. Unire lo sciroppo al liquore e colorare con una punta di cocciniglia (facoltativo).
6. Imbottigliare e lasciar riposare almeno 40 giorni prima di consumare.
🌿 2. Laurus 48 (ricetta tradizionale camaldolese)
Liquore digestivo a base di alloro, prodotto ancora oggi nel monastero di Camaldoli.
Ingredienti:
50 foglie di alloro fresco
1 litro di alcol puro
500 g di zucchero
500 ml di acqua
Buccia di limone (non trattato)
Preparazione:
1. Mettere le foglie e la buccia di limone nell’alcol in un barattolo di vetro.
2. Chiudere ermeticamente e lasciare in infusione per 10 giorni al buio, agitando ogni giorno.
3. Trascorsi i giorni, filtrare.
4. Preparare uno sciroppo con acqua e zucchero, far raffreddare.
5. Unire lo sciroppo all’alcol filtrato, mescolare bene e imbottigliare.
6. Far riposare per almeno un mese.
🌰 3. Nocino monastico (ricetta dell’Abbazia di Montevergine)
Liquore digestivo tipico di molte abbazie italiane, preparato con noci raccolte la notte di San Giovanni (24 giugno).
Ingredienti:
33 noci verdi tagliate in 4
1 litro di alcol puro
400 g di zucchero
5 chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
La scorza di 1 limone
500 ml di acqua
Preparazione:
1. Mettere le noci e le spezie in un grande barattolo con l’alcol.
2. Lasciare in infusione al sole per 40 giorni, agitando spesso.
3. Filtrare.
4. Preparare lo sciroppo con acqua e zucchero.
5. Unire lo sciroppo al liquore, mescolare, filtrare di nuovo e imbottigliare.
6. Lasciar maturare per almeno 2 mesi prima di gustare.
4. Alchermes monastico
Liquore rosso e aromatico, usato anche in pasticceria (zuppa inglese, pesche dolci), prodotto nei conventi toscani.
Ingredienti:
1 l di alcol
1 g di cocciniglia
10 chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
1 pizzico di vaniglia
2 g di scorza d’arancia
1/2 goccia di essenza di rose
700 g di zucchero
500 ml d’acqua
Preparazione:
1. Mettere tutte le spezie e la cocciniglia in infusione nell’alcol per 8–10 giorni.
2. Filtrare.
3. Sciogliere lo zucchero nell’acqua calda e far raffreddare.
4. Unire lo sciroppo all’alcol filtrato, mescolare.
5. Lasciar riposare qualche settimana prima dell’uso.
I liquori monastici non sono semplici bevande: sono testimonianze vive di una sapienza antica, frutto di silenzio, osservazione e cura. Ogni goccia racchiude secoli di storia, tradizioni spirituali e conoscenze botaniche tramandate con pazienza e devozione.
Oggi, alcuni monasteri continuano a produrre questi elisir seguendo le stesse ricette e metodologie di un tempo. Tra questi ricordiamo:
L’Eremo di Camaldoli, dove si può ancora acquistare il Laurus 48 e altri prodotti naturali dei monaci.
La Certosa di Firenze, dove è possibile trovare l’Alchermes e l’Elisir dell’Eremita.
L’Abbazia di Montevergine, custode di antiche preparazioni come il nocino e l’Anthémis.
La Grande Chartreuse, in Francia, dove i certosini mantengono viva la leggenda della Chartreuse verde e gialla.
Se vi capita di visitare uno di questi luoghi, fermatevi non solo ad acquistare una bottiglia, ma anche ad ascoltare le storie che le accompagnano. Sono liquori da meditazione, da sorseggiare lentamente, magari al calar del sole, lasciandosi attraversare dai profumi delle erbe e dalla sensazione di essere in contatto con qualcosa di eterno.
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